Centro di riabilitazione e formazione outdoor
Il centro di riabilitazione e formazione outdoor realizzato da Papillon srl offre ai professionisti che intendano utilizzarlo di sviluppare le seguenti attività:
Ortoterapia (detta anche terapia orticolturale) è un metodo riabilitativo del disagio e della disabilità che appartiene all'ambito delle terapie occupazionali. Consiste nell'incentivare, nel preparare e nell'affiancare il soggetto nella cura e nella gestione del verde, nella coltivazione di fiori, ortaggi ed altre piante. Prendersi cura di organismi vivi, possibilmente in gruppo, stimola il senso di responsabilità e la socializzazione. A livello fisico, sollecita l'attività motoria, migliora il tono generale dell'organismo e dell'umore, attenua stress e ansia. Scopi dell'ortoterapia sono l'acquisizione di abilità, autonomia e competenze, la stimolazione allo sviluppo delle capacità di interazione e partecipazione, il recupero e la valorizzazione delle parti sane dell'individuo. Ogni progetto riabilitativo nasce dall'esigenza di portare il soggetto a rendersi il più autonomo possibile, a rafforzarne l'autostima per aiutarlo a riconquistare un ruolo attivo nella vita e favorirne l'inserimento in un gruppo. Questi risultati sono ottenibili soltanto con percorsi terapeutico-riabilitativi specifici, mirati e lungimiranti, progettati e sviluppati grazie alla collaborazione di specifiche figure professionali.
Ludoterapia (detta anche play therapy) è un processo interpersonale in cui l'operatore usa il potere terapeutico del gioco per aiutare i beneficiary a prevenire o risolvere problemi psicosociali e a realizzare una crescita e uno sviluppo ottimali. Il gioco è usato per favorire la comunicazione e aiutare le persone, soprattutto i bambini >asperger o con altre forme di disturbbo comportamentale e cognitivo, a generare integrazione sociale, crescita e sviluppo. Il gioco è strumento terapeutico ma può essere usato anche come strumento di diagnosi. Il play therapist osserva giocare (biliardo, biliardino, ping pongo, teatrini, animali, bambole, ecc) per determinare la causa del comportamento disturbato. Gli oggetti e gli schemi del gioco, così come la volontà di interagire con il terapeuta e coi coetanei, possono essere utilizzati per comprendere la logica di fondo del comportamento del soggetto, sia all'interno che all'esterno della sessione. Attraverso il gioco ciascuno manifesta il modo di gestire ansietà e confusioni interne. In questo modo, la Play Therapy può essere usata come un meccanismo di auto-aiuto, a patto che i beneficari abbiano il tempo necessario per il "gioco libero" o il "gioco non strutturato". Dal punto di vista dello sviluppo, si è individuato il gioco come una componente essenziale dello sviluppo sano non solo del bambino. Il gioco è stato, inoltre, direttamente collegato allo sviluppo cognitivo. Per i play therapists un approccio al trattamento è di utilizzare un tipo di terapia di desensibilizzazione sistematica o di riapprendimento, al fine di modificare i comportamenti disturbanti. Questi processi sono normalmente utilizzati con i bambini, ma sono applicabili anche con soggetti in età pre-verbale, o non parlanti e anche con persone aventi compromissioni della parola. Altri contesti di interesse possono essere studenti con lento apprendimento, persone con danno cerebrale o farmaco-dipendenti ecc.
Pet therapy (in italiano zooterapia) è una terapia basata sull'interazione persona – animale che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo. La pet therapy non è una terapia a sé stante, ma una co-terapia che affianca la terapia tradizionale in corso. Lo scopo è facilitare l'approccio medico e terapeutico delle varie figure riabilitative soprattutto nei casi in cui il paziente non dimostra collaborazione spontanea. La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto emotivo con il paziente e, tramite questo rapporto, stabilire sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico sia stimolare la partecipazione attiva del paziente.
Formazione esperienziale (experiental learning) è una metodologia formativa in grado di provocare esperienze significative da utilizzare come campo di lavoro, valorizzare l'esperienza di cui ogni persona è portatore, analizzando i comportamenti istintuali di ciascuno e del gruppo sottoposto a formazione. Il vantaggio rispetto alla formazione d'aula classica è l'utilizzo di aspetti cognitivi, emozioni, sensazioni per realizzare una connessione mente-corpo che è alla base dell'apprendimento e del cambiamento
Parent training, una forma di aiuto specialistico che consiste nel migliorare lo stile relazionale e gli atteggiamenti dei genitori nei confronti dei figli, fornendo informazioni e trasmettendo abilità specifiche per la gestione del menage familiare. Si offre come intervento capace di coinvolgere i genitori quali agenti di primaria importanza nello sviluppo dei figli e come risorsa nel rapporto di collaborazione con i professionisti. Il parent training per famiglie di persone dello spettro autistico può essere effettuato dalla singola famiglia, o da gruppi di famiglie. Quello rivolto alla singola famiglia precede generalmente quello in gruppo, essendo maggiormente individualizzato, mirando anche al supporto dei familiari nel difficile momento della diagnosi. Con le famiglie che hanno da poco ricevuto una diagnosi, il numero degli incontri è in genere definito in anticipo, così come gli argomenti che verranno trattati. Se il bambino è piccolo, la discussione degli argomenti non è solo teorica: vengono date dimostrazioni pratica di interazione, e vi è uno scambio costante fra trainer e genitore. Più frequentemente, il parent training alla singola famiglia viene centrato su un argomento specifico, che può riguardare un'area dello sviluppo, come la comunicazione, o un'area educativa, come l'autonomia personale, o i comportamenti problematici. L'attività di parent training ha momenti d'aula e di outdoor.
Acquaticità, il complesso delle azioni-reazioni che indicano una condizione di serenità e agiatezza nell'acqua utilizzabile sia col bambino che con l'adulto in condizioni di sicurezza, limitatamente al periodo estivo.